Blog

Salute della società: Un impegno totale a lungo termine

La prevenzione, oltre ad essere imprescindibile, riveste un ruolo cruciale nella programmazione a lungo termine per poter fare dei passi da gigante nella lotta all’obesità. Al contempo, le linee di intervento su soggetti già in sovrappeso o obesi devono avere la doppia caratteristica di essere multilaterali – dovendo abbracciare i vasti ambiti della vita dei soggetti – ma anche individualizzati il più possibile, dal momento che l’obesità – per quanto si possa generalizzare sulle cause che la producono – ha poi una fonte ed una direzione diversa per ognuno dei soggetti colpiti.

È fondamentale comunicare alle famiglie l’importanza del problema, dal momento che spesso i genitori sottovalutano l’aumentato rischio di malattie cardiovascolari dei propri figli rispetto ai coetanei normopeso, in virtù del fatto che i disturbi cardiovascolari sono raramente precoci.

Sappiamo con certezza che i problemi cardiovascolari in forma prematura si presentano con incidenza maggiore negli adulti obesi. Ma anche i problemi precoci non sono da sottovalutare. Non aiuta, poi, il dato statistico che fa oscillare tra il 70% e l’80% la percentuale di bambini obesi che mantengono lo stato ponderale eccessivo anche in età adulta, a testimonianza di quanto sia difficile intervenire per risolvere il problema.

Un altro concetto da comprendere riguarda il bene dell’individuo, che si riflette inevitabilmente nel bene della società: gli ultimi decenni hanno visto un aumento dei costi sanitari a causa di obesità e problemi correlati tra i bambini e gli adolescenti, proprio perché l’obesità infantile è un fenomeno globale che interessa tutti i gruppi socio-economici, a prescindere dall’età, sesso o etnia.

L’aumento della spesa pubblica incide non poco sul benessere di uno Stato e, di riflesso, sui cittadini, rimarcando una volta di più quanto il problema interessi tutti, non solo le fasce colpite.

Le difficoltà di intervento sono da ricercare nell’eziopatogenesi dell’obesità infantile che è multifattoriale e comprende fattori genetici, neuroendocrini, metabolici, psicologici, ambientali e socio-culturali.

Per un efficace trattamento del sovrappeso e dell’obesità nei bambini e negli adolescenti è, dunque, necessario in primo luogo un approccio che comprenda la gestione alimentare, il miglioramento dell’attività fisica e la contemporanea limitazione dei comportamenti sedentari del soggetto; ma, di seguito, l’intervento si allarga e si sposta sull’ambiente del bambino/adolescente, con un occhio di riguardo al nucleo familiare.

Condividi