Sono sempre più numerosi i casi di adolescenti affetti da anoressia, bulimia, binge eating, e altri disturbi del comportamento alimentare. In questi casi, oltre ad un’anamnesi accurata e il più completa possibile, bisogna avere la delicatezza di prendere per mano i pazienti e accompagnarli in un percorso di riappropriazione di un’immagine corporea sana.
Peso e circonferenze sono dati antropometrici fondamentali e davvero di base, eppure non vengono aggiornati e monitorati nel tempo. Vengono quasi dati per scontato, nonostante conviviamo tutti i giorni, ogni secondo, ogni istante con queste misure che, oltre a essere percepite direttamente con l’osservazione, sono indicative e predittive del nostro stato di salute.
Il nostro inconscio tende a valutare sano un soggetto magro e a valutare “critico” un soggetto con qualche chilo di troppo.
Per quanto possa essere sbagliato da un punto di vista umano, questo rappresenta un vero e proprio fenomeno sociale, noto con il nome di “Body Shaming” (vergognarsi del proprio corpo).
Tante, troppe persone giudicano e discriminano chi hanno di fronte a causa della forma fisica, obbligando all’umiliazione e all’autocritica e, conseguentemente, all’autodistruzione nutrizionale per eccesso o per difetto (obesità severa, bulimia, binge eating, anoressia, ortoressia).
